Carlo Gaetano – furono questi i nomi che San Giovan Giuseppe ebbe al Battesimo – nacque a Ischia il 15 agosto 1654. I suoi genitori Giuseppe Calosirto e Laura Gargiulo, nobili di casato, si distinguevano per l’esemplarità della vita cristiana.
Nel 1670, dopo un fortuito incontro con due Frati Minori alcantarini, decise anche lui di essere francescano. Raggiunse il Convento napoletano di S. Lucia al Monte, e, ammesso al Noviziato il 18 giugno 1670, prese il nome di Giovan Giuseppe della Croce.
Nel 1674, ancora giovane, fu mandato a Piedimonte Matese, per impiantare una comunità francescana accanto al vecchio Santuario dedicato a Santa Maria Occorrevole. Fu ordinato Sacerdote nella cattedrale di Alife nel 1677; costruì il piccolo eremo “La Solitudine”, separato dal Convento. Nel 1703, nominato Ministro provinciale, fece risplendere nei confratelli le migliori virtù francescane. Nel 1706, deposto l’ufficio di Ministro provinciale, si votò totalmente alla guida spirituale delle anime consacrate. Allorché la vecchiaia e le infermità lo costrinsero all’immobilità, la sua cella diventò meta di continue visite. Il 5 marzo 1734, sciolto dai vincoli del corpo, Giovan Giuseppe rese l’anima a Dio. Papa Gregorio XVI lo elevò agli onori degli altari il 26 maggio 1839, insieme ad altri quattro santi, fra cui Alfonso Maria de’ Liguori.
La festa liturgica ricorre il 5 marzo.
Preghiera
O glorioso san Giovan Giuseppe,
io ammiro la speciale grazia divina,
per la quale fin dalla tenera età
coltivasti le virtù cristiane,
ed avesti in tale pregio il soffrire,
che appena sedicenne, entrasti
nell’Ordine dei Frati Minori Alcantarini,
perché in esso ti si apriva la via più sicura per realizzare i desideri del tuo cuore.
In breve divenisti perfetto imitatore
della povertà ed umiltà
del Serafico Padre san Francesco,
e arricchito di celestiali grazie
ti spendesti tutto a favore dei fratelli.
Ora, dal Cielo rivolgi a me il tuo sguardo
e intercedi presso Dio,
che mi ottenga la grazia
di abbracciare con pazienza e amore
la Croce di Gesù Cristo
nelle sofferenze della vita,
per godere un giorno
della felicità eterna in Paradiso.
Amen!