Chiara nasce ad Assisi, nel 1193, dalla nobile famiglia di Favarone degli Offreducci. È ancora bambina quando in città scoppia una guerra civile tra i nobili e la nascente borghesia, e Chiara deve rifugiarsi a Perugia, dove rimane fino alla giovinezza.
Tornata ad Assisi, con il desiderio di appartenere solo a Cristo e attratta dall’esempio di san Francesco, la notte della domenica delle Palme 1212 abbandona la casa paterna e, alla Porziuncola, abbraccia la Forma di Vita evangelica, sulle orme del Signore e della sua santissima madre. La sua vita, semplice, laboriosa e fraterna, si consuma nel piccolo chiostro del monastero di San Damiano, in una gioiosa sequela di Cristo povero e crocifisso. Nasce così una nuova forma di vita, quella delle Sorelle Povere, poi chiamate Clarisse. All’età di trent’anni per Chiara inizia una lunga malattia che la renderà inferma. Malgrado ciò continua ad essere per le sue sorelle una madre premurosa, una guida sapiente e un esempio di vita veramente evangelica.
A San Damiano, l’11 agosto 1253 compie il suo beato transito al cielo, celebrando il dono della vita e il suo Autore: “Va’ sicura, in pace, anima mia benedetta, perché hai buona scorta nel tuo viaggio! Infatti Colui che ti ha creata, ti ha resa santa e ti ha amata con tenero amore”.
A soli due anni dalla morte, papa Alessandro IV la proclama santa. La festa liturgica ricorre l’11 agosto.
Preghiera
O Chiara, che con la luce della tua vita rischiarasti l’orizzonte del tuo secolo,
illumina anche noi che siamo assetati
di verità e di vero amore.
Guarda, o Chiara, alle tue figlie,
che, sparse in tutto il mondo, vogliono
continuare silenziosamente la missione
di Maria, Vergine e Madre, nel cenacolo,
dove sotto il soffio dello Spirito Santo
nasceva e si sviluppava la Chiesa.
Guarda a tutta la gioventù,
che cerca attraverso le vie più disparate di realizzare se stessa
e guidala verso quella pienezza di vita che solo Cristo ci può dare.
Guarda, o Chiara,
anche chi è verso il tramonto della vita
e fagli sentire che nulla è perduto
quando ancora rimane il desiderio di ricominciare da capo,
per fare meglio, per essere più buoni.
E fa’, o Chiara, che tutti, quando
saremo giunti alla soglia dell’Eternità,
possiamo come te benedire Dio,
che ci ha creato per il suo amore.
Amen!