Il Convento Francescano “San Giovanni Battista” sorge sulla collina sopra il paese di Atripalda (AV) ed è anche detto di San Pasquale, per il culto che i Padri Alcantarini della Provincia di San Pietro d’Alcantara di Napoli hanno saputo sviluppare verso il santo dell’Eucarestia: San Pasquale Baylon.
La data di fondazione risale al 1589 e, in un primo momento, fu destinato ai Padri Conventuali Riformati, frati che vivevano quasi da eremiti, e perché portavano la barba, venivano chiamati anche “Barbanti”; i Conventi di tali frati erano dislocati nel Regno di Napoli ed erano molto stimati. Il 22 aprile 1593 fu deciso, da parte del Comune, l’ampliamento della fabbrica e l’acquisto dell’orto. I frati “Barbanti” ebbero vita breve, e per vari motivi furono avversati, tanto che la Congregazione dei Vescovi e Regolari, con decreto del papa Urbano VIII, ne decretò la fine; anche a causa della peste del 1656, da 130 che erano, si ridussero a 20. Questi si fusero con i Padri Alcantarini Scalzi che, avuto il Convento dal Comune, con decreto del 23 ottobre 1670, redatto dal notaio Filippo Sbordone di Summonte, lo riattivarono.
Dagli Alcantarini nel 1689 fu costruito il refettorio; nel 1699 fu costruita l’abside della Chiesa che fu rinnovata completamente con il contributo della principessa di Avellino D. Antonia Spinola. Nel 1707 fu rifatto il pavimento della Chiesa e nel 1718 fu creata la parte più bella del Convento: le celle e il corridoio che sporgono sulla piazza principale del paese. La Chiesa fu consacrata il 6 ottobre 1850 dal vescovo francescano Mons. Giuseppe Maniscalco. In seguito alle leggi eversive il 7 luglio 1866 la Chiesa, il Convento e il giardino, dal Demanio passarono al Comune e pochi frati vi rimasero per la ufficiatura della Chiesa; il restante Convento divenne Ospedale civile e lazzaretto. L’8 maggio 1911 questo Convento passò alla Provincia dei Frati Minori di S. Maria delle Grazie di Benevento.
Dal 1928 Padre Beniamino Aversano, già Ministro Provinciale, rilancia il francescanesimo in Atripalda con iniziative sociali e caritative come l’associazione francescana di beneficenza per i poveri e le missioni francescane Labor et Caritas. Nel 1962 il Padre Cherubino Martini completa la costruzione dell’ala conventuale che costeggia il giardino per uno studentato per i giovani frati. Nel terribile terremoto del 13 novembre 1980 è la sola ala rimasta in piedi, mentre la chiesa ed il convento rovinano. Poi l’intero stabile, con i contributi dello Stato e la generosità dei cittadini, viene ristrutturato. Oggi il Convento è sede della Gioventù Francescana di Campania e Basilicata.